Presidential Address

Presidential Address
12 Novembre 2019 Kine-dbh

Cari amici, illustri colleghi ed ospiti del XX Congresso del Collegio Italiano di Flebologia.

Con questo congresso termina il mio mandato, in questi anni ho imparato molto e certamente, malgrado lo stress subito in molteplici momenti, è stata una esperienza positiva. I membri del direttivo mi hanno aiutato molto.

Il CD è sempre stato compatto al mio fianco e mi ha sempre dato il sostegno di cui avevo bisogno, in considerazione delle svariate difficoltà che la vita del Collegio ha incontrato.

Durante questi 3 anni alcune società sono uscite ed altre entrate.

Tra quelle uscite dobbiamo citare la SIFCS e la SIFL, due storiche società, tra le fondatrici del Collegio.

Questo ci ha molto rattristato, ma non possiamo impedire a società che vogliano intraprendere la propria strada isolatamente di poterlo fare, la porta sarà comunque sempre aperta nel caso desiderino rientrare.

Oggi il mio pensiero, il mio ringraziamento, il mio incoraggiamento, vanno a coloro che sono all’interno del Collegio: una forza dinamica che crescerà ed alla quale dovrà essere dato spazio.

Il Collegio in questo triennio ha raggiunto tappe importanti.

È stato protagonista, soprattutto con Fabrizio Mariani, nella creazione della figura europea del flebologo e dell’accreditamento dei centri di flebologia in ambito UEMS.

Diversi centri sono già accreditati: a Modena, a Milano, a Roma, a Siena, a Bolzano, e sono in corso di accreditamento: la SIF, con un centro di riferimento a Napoli e 5 centri rotazionali nel territorio nazionale ed il centro di Ferrara.

Il Collegio dovrà avere un ruolo importante in tal campo, sia adoperandosi affinché la maggior parte dei centri si accreditino, sia costruendo una piattaforma didattica ampliando quella già attuata da tre anni a Modena con i corsi Competency, in grado di dare crediti riconosciuti ai fini del raggiungimento del diploma europeo.

In questo ambito il Collegio intende collaborare con la SIF, con la quale esiste già un programma d’intesa, con la Società Italiana di Radiologia Medica e con l’International European Society of Interventional Radiology con le quali sono già stati fatti programmi congiunti congressuali.

Intende collaborare con la Società Italiana di Chirurgia Vascolare, con la Società Italiana di Patologia Vascolare, e con la Società Italiana per lo Studio delle Malformazioni Vascolari, con le quali il Collegio ha fondato una alleanza, con il finalismo di redigere le prossime linee guida nazionali. 

Il Collegio intende inoltre proseguire la sua piattaforma didattica in collaborazione con EVF; ringrazio il prof. Nicolaides per il supporto fornito e per aver inserito i nostri corsi di Competency nel programma educativo di EVF.

Il Collegio intende ancora proseguire i rapporti con la Società Francese di Flebologia, con le società Rumena e Portoghese di Chirurgia Vascolare.

Sta valutando il possibile ingresso nel Collegio Europeo di Flebologia (ECOP) purché il Collegio Europeo, come pare stia facendo in questi suoi ultimi aggiornamenti, riconosca il ruolo degli european training requirement dell’UEMS ed il ruolo indiscusso dell’EVF nella formazione didattica.

Vorrei poi fare una considerazione a parte per ciò che rappresenta l’UIP e le problematiche ad essa correlate.

Il Collegio ha dato prova di grande maturità e consapevolezza rinunciando al proprio voto esclusivo in sede UIP, dividendolo con tutte le altre società flebologiche italiane presenti in UIP.

La SIF ed il rappresentante di SIFCS, SIFL ed AFI congiunte hanno apprezzato tale importante gesto che porterà finalmente l’Italia ad essere unita davanti al mondo. Questo è un punto importante, la divisione interna non è un problema, anzi può essere costruttiva e stimolante, ma due e solo due dovranno essere i rappresentanti dell’Italia in UIP, di volta in volta delegati dalla nuova alleanza.

Il Presidential Address sarà fatto dal prossimo presidente e dal prossimo CD, il mio di oggi vuole essere un suggerimento affinché si crei una continuità. Il nuovo CD dovrebbe, a mio modesto parere, incrementare queste linee cercando di integrarsi nel programma educativo europeo.

Andrebbe suddivisa la leadership attribuendo compiti specifici per competenze e sarà compito del prossimo direttivo instaurare rapporti con l’International Union of Angiology, con l’European Society of Vascular Surgery e rapporti più concreti con UIP.

La flebologia mondiale ha bisogno della flebologia italiana, che può portare sostanziosi contributi, dalla flebologia di base alla chirurgia più complessa.

Abbiamo il piacere di avere qui con noi Lorenzo Tessari , vicepresidente UIP, che certamente sarà portavoce di questa volontà della flebologia italiana.

Il prossimo CD dovrebbe collaborare più strettamente con la SIF, che nella persona del suo presidente prof. Gennaro Quarto, ha dato prova di alta responsabilità, maturità e desiderio di unificazione della flebologia italiana.

Il Collegio è inserito nelle liste ministeriali delle società accreditate per la stesura delle linee guida e dovrà collaborare a tale scopo con la SIF e con tutte le realtà scientifiche del settore

Il Collegio dovrà uscire dall’avere un aspetto meramente politico per iniziare a fornire un vero e proprio servizio in supporto alla flebologia ed ai flebologi.

Dovrà costruire progetti in collaborazione con le Università mi auguro che presto possa iniziare una fattiva collaborazione con la prestigiosa Università Vita-Salute San Raffaele di Milano nella figura del prof. Roberto Chiesa, e del prof. Domenico Baccellieri, con l’Università di Ferrara e con altre sedi ancora, creando progetti di ricerca atti a ridurre l’oscurantismo che ancora oggi regna nella nostra disciplina.

Il Collegio dovrebbe fornire consulenza per casi clinici, fornire consulenza per i bonus ricerca e per aspetti medico legali.

Per fare tutto ciò occorre una squadra, potente, efficiente e con buona volontà. Vorrei ora dare il benvenuto a tutti i partecipanti ed in particolare ai membri della faculty provenienti dall’estero.

Un particolare benvenuto al presidente dell’European Board of Phlebology JJ Guex, al presidente della SICVE prof. Carlo Pratesi, della SIF prof. Gennaro Quarto, della SIAPAV prof. Guido Arpaia, al presidente della SIRM prof. Maurizio Cariati, al presidente della SISAV prof. Francesco Stillo, al presidente del Collegio dei Primari di Chirurgia Vascolare prof. Francesco Talarico, al Presidente della Società Francese di Phlebologia Claudine Hamel Desnos. al prof. Lorenzo Tessari vicepresidente UIP, al prof. Pier Luigi Antignani presidente UIA. al presidente IESIR prof. Daniele Savio.

Infine un fraterno particolare benvenuto al mio maestro, che tanta fatica ha fatto per poter essere qui, Michel Perrin.

Cari Amici, Illustri membri del CD.

sono fiero di aver lavorato con voi e di essere stato il presidente del Collegio ed è con voi che, unitamente a Marzia Lugli direttore scientifico, ma direi vera artefice del congresso, i miei collaboratori Giuliano, Matteo, Giuseppe e Sara e l’intero Staff di Avenue Media dichiaro aperto il XX Congresso del Collegio Italiano di Flebologia.